Nell’ambito del festival Asincronie evento dedicato al cinema documentario e alla fotografia sociale curato all’associazione 4CaniperStrada con il sostegno della Regione Sardegna, la Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del Comune di Alghero e la Fondazione Alghero, che si è svolto all’Argentiera nell’estate 2020, la sezione OFF è in programma a Sassari e ad Alghero dal 10 giugno al 1 luglio 2021.
Il 10 e il 15 giugno Spazio Bunker ospita cinque film e cortometraggi diretti da giovani registe che sperimentano i linguaggi del cinema, il riuso del materiale di archivio, la pellicola analogica: Progresso-Renaissance di Marta Anatra (20′, 2019), Gli Anni di Sara Fgaier (20′, 2018), The mutability of all things and the possibility of changing some di Anna Marziano (12′, 2011), Ausonia di Giulia Camba, Elisa Meloni (12′, 2019), Aldilà dell’Uno di Anna Marziano (53′, 2017).
Giovedì 1° luglio in piazza Pino Piras in collaborazione con il centro culturale e sociale ResPublica, è prevista la proiezione del film documentario Non è Sogno di Giovanni Cioni, presentato al Festival di Locarno 2019 e nato dal Laboratorio Le Nuvole presso il carcere di Capanne a Perugia. Il film si sviluppa intorno alle prove giocate e rivisitate insieme ai detenuti di alcuni dialoghi fra Totò e Ninetto Davoli in Cosa sono le nuvole di Pasolini e di alcuni frammenti de La Vita è sogno di Calderon de Barca. Come in un film nel film dove si gioca con i ciak, si innestano i racconti di sogni, racconti di vissuto, messaggi, canti, dispute sulla condizione umana che fanno emergere storie di vita dal carcere.
Dal 24 giugno al 3 luglio 2021 sarà esposta ad Alghero presso la Torre Sulis la mostra fotografica Luci Oltre le Sbarre – 30 Scatti sull’ex carcere di San Sebastiano di Fabian Volti, un’esplorazione all’interno della struttura penitenziaria di Sassari, panottica, ormai in disuso. Il progetto fotografico raccoglie le immagini a colore e bianconero scattate un anno dopo la chiusura del carcere, in una delicata ricostruzione della memoria che riscopre le tracce di vita rimaste all’interno: adesivi attaccati alla mobilia, disegni e scritte sui muri, suppellettili improvvisate che non sono soltanto oggetti ma rappresentano simbolicamente quella capacità di sopravvivere che gli esseri umani riescono a trovare nelle situazioni di totale privazione della libertà. La mostra ospita la sezione Nelle Viscere degli Inferi, stralci di lettere tratti dalla corrispondenza portata avanti con prigionieri delle carceri sarde a cura del collettivo s’Idea Libera di Sassari, nell’ambito del progetto “La Biblioteca dell’Evasione”, nato con l’obiettivo di creare un rapporto di scambio con i detenuti per rompere l’isolamento che la società crea nei confronti del carcere e dei carcerati. In progetto è in collaborazione di Antigone associazione nazionale e l’Osservatorio sulle condizioni di detenzione, il catalogo della mostra è edito de Emuse (Milano) e le stampe fotografiche a cura di Artech di Giuseppe Serra (Nuoro).